- Ecografia Ginecologica
L'ecografia pelvica è oggi la metodica migliore per osservare e quindi trarre informazioni riguardanti le ovaie e l'utero. Da alcuni è stata giustamente definita una "visita elettronica", tuttavia a mio parere non può in alcun modo sostituire la visita ginecologica tradizionale, mentre ne costituisce un indispensabile integrazione e completamento.
- Ecografia Ostetrica
L'ecografia ostetrica ci permette l'osservazione del feto dentro l'utero.
Primo trimestre.
Le finalità dell'ecografia del primo trimestre sono: la dimostrazione dell'impianto in sede normale della camera gestazionale (GS), della presenza e della vitalità dell'embrione, la datazione della gravidanza. L'ecografia del primo trimestre si può eseguire sia per via transaddominale che transvaginale senza comportare alcun rischio per l'embrione.Nei primi due-tre mesi, attraverso la misurazione della lunghezza dell'embrione (CRL), è possibile valutare se lo sviluppo corrisponde all'epoca di gravidanza valutata in base alla data dell'ultma mestruazione. Talvolta questa data non è ricordata esattamente oppure le mestruazioni non sono regolari, in tali casi un'ecografia eseguita nei primi due - tre mesi consente di datare con maggiore accuratezza l'epoca di gravidanza.Dalla fine del secondo mese si visualizza l'attività pulsatile del cuore, i movimenti fetali ed il numero di feti.
Secondo trimestre
Secondo trimestre
Tra la 20ma e la 24ma settimana si effettua l'ecografia morfostrutturale, esame che prevede le misurazioni della testa, dell'addome e del femore fetale e i valori di tali misure vengono confrontati con quelli delle curve di riferimento, al fine di valutare se le dimensioni del feto corrispondono a quelle attese per l'epoca di gravidanza. In questo stesso periodo si visualizzano la sede di inserzione placentare, la quantità di liquido amniotico e di alcuni organi interni (vescica, reni, stomaco, alcune strutture intracraniche). Alcune strutture, come il cuore, sono visualizzate mediante l'ecografia, tuttavia uno studio più dettagliato viene eseguito solo quando vi sia una indicazione specifica.La possibilità di valutare una anomalia dipende dalla sua dimensione, dalla posizione del feto in utero, dalla quantità di liquido amniotico e dallo spessore della parete addominale materna nonché dall'epoca di gravidanza, a ciò si devono poi aggiungere i limiti intrinseci della metodica.Si ribadisce quindi la possibilità che alcune lesioni, anche importanti, non siano rilevate dall'esame ecografico morfostrutturale. Su indicazione del medico può essere utile ripetere l'esame più volte o effettuare controlli ecografici supplementari.
Terzo trimestre
Terzo trimestre
L'ecografia eseguita nel terzo trimestre di gestazione è un utile ausilio nella valutazione del corretto andamento della gravidanza nonché nella tempestiva valutazione di un arresto di crescita, serve poi a valutare con precisione l'inserzione placentare e la quantità di liquido amniotico, tuttavia spesso non permette una precisa valutazione qualitativa e quantitativa di alcune strutture fetali, che peraltro andrebbero valutate nel secondo trimestre.
Translucenza Nucale
Tra la 11ma e la 14ma settimana di gravidanza si può eseguire la Translucenza Nucale che consiste nel misurare ecograficamente uno spazio compreso tra la nuca e la cute esterna dell'embrione. In tale spazio si crea, nei feti malformati, una raccolta liquida, una specie di edema, che viene individuato e misurato mediante tecnica ecografica.La valutazione della Traslucenza nucale consiste nel mettere in relazione la misura dello spessore in millimetri, con il rischio di anomalie cromosomiche stabilito statisticamente a secondo dell'età della mamma, per valutare se questo rischio aumenta o diminuisce, con un'accuratezza del 75%. E' doveroso tuttavia sottolineare che, non essendo la Traslucenza Nucale un esame diagnostico, l'unico esame che può dare informazioni certe circa la presenza o meno di alterazioni cromosomiche è esclusivamente l'amniocentesi.
Translucenza Nucale
Tra la 11ma e la 14ma settimana di gravidanza si può eseguire la Translucenza Nucale che consiste nel misurare ecograficamente uno spazio compreso tra la nuca e la cute esterna dell'embrione. In tale spazio si crea, nei feti malformati, una raccolta liquida, una specie di edema, che viene individuato e misurato mediante tecnica ecografica.La valutazione della Traslucenza nucale consiste nel mettere in relazione la misura dello spessore in millimetri, con il rischio di anomalie cromosomiche stabilito statisticamente a secondo dell'età della mamma, per valutare se questo rischio aumenta o diminuisce, con un'accuratezza del 75%. E' doveroso tuttavia sottolineare che, non essendo la Traslucenza Nucale un esame diagnostico, l'unico esame che può dare informazioni certe circa la presenza o meno di alterazioni cromosomiche è esclusivamente l'amniocentesi.
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